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Il progetto “bauMart – Variazioni sul tema” nasce dall’idea di organizzare a Matera un’attività che ha per tema l’architettura. In particolare si vuole sperimentare una forma che possa conciliare le conferenze ad una parte pratica di workshop al fine di non ridurre le conferenze a semplici e fredde comunicazioni. Nella parte pratica di workshop gli architetti chiamati ad intervenire ci mostreranno, guidandoci, il loro approccio al progetto.

Con il progetto “bauMart – Variazioni sul tema” si vogliono proporre una serie di incontri sul tema del progetto di architettura, dove per incontro si intende qualcosa di simile ad un viaggio immateriale. Il viaggio-incontro, è un’esperienza in cui viene superata la soglia di sicurezza per andare oltre e cercare nuovi orizzonti di senso da cui essere coinvolti, ed a volte travolti. Uscire da sé ed accogliere il nuovo. Alle conferenze sono stati invitati relatori che provengono da varie parti del mondo, che ci accompagneranno in un viaggio con la loro esperienza, portandoci ad abbattere l’immobilità derivante da quella soglia di sicurezza in cui amiamo crogiolarci al fine di far nascere nuove idee, nuovi progetti, una nuova coscienza.

In dettaglio ci racconteranno della propria esperienza una serie di personalità di spicco dell’architettura italiana ed internazionale che si differenziano l’uno dall’altro per la diversità del loro modo di progettare.

Di fatto, in questo caso, a fare da filo conduttore è la “variazione”, da cui il titolo “bauMart – Variazioni sul tema”, nelle diverse tipologie di approccio progettuale. In campo musicale la variazione è ogni riproposizione di un'idea musicale in cui essa subisca modifiche, più o meno profonde, rispetto alla sua forma originaria. Le modifiche possono riguardare qualunque aspetto dell'idea di partenza, come l'armonia, la melodia, l'articolazione del contrappunto, il ritmo, il timbro strumentale, la dinamica e perfino l'organizzazione formale. Così come nella musica, in architettura abbiamo il tema ricorrente, arcaico della capanna primitiva costruita per trovare protezione, ed il modo in cui il genio/ingegno del progettista va a declinare il tema, la declinazione del tema è ciò che ci interessa.

Nelle lectures ogni architetto ci parlerà, attraverso le proprie opere, i propri disegni, le proprie “vision” il suo modo di progettare, di vedere l’architettura ed il processo che porta a fare architettura.

Tutti i workshop, uno per relatore, vedranno gli studenti interfacciarsi direttamente con gli architetti per progettare. Stiamo valutando con Fabrizio Caròla e Luigi Di Pietro, di inserire un laboratorio di autocostruzione in cui verrà costruita dai ragazzi una struttura reale che potrà essere un arco, una volta, l’inizio di una cupola. Per gli studenti il poter “fare praticamente” cose che solitamente si studiano solo teoricamente sui libri è una grande occasione. Nel caso specifico consentirebbe di comprendere le difficoltà e la fatica che il costruire porta con sé. In ogni caso, il laboratorio di autocostruzione è in fase di valutazione, nel caso in cui non fosse possibile realizzarlo, anche l’arch. Caròla terrà un workshop progettuale.

L’ultimo giorno è prevista una mostra per esibire i risultati ottenuti nei giorni di workshop e da cui partire per una discussione a cui saranno invitati professori (principalmente dell’Università degli Studi della Basilicata) e professionisti del posto. La mostra sarà tenuta alla Casa Cava (o in alternativa all’Ex Ospedale San Rocco). La scelta di esporre al di fuori dell’università è dovuta alla volontà di coinvolgere la cittadinanza per incuriosirla e per mostrarle la presenza di un gruppo attivo di studenti dell’Università degli Studi della Basilicata che si interessa ai temi dell’architettura.

Il contesto in cui l’iniziativa viene ambientata è Matera, una città che sta subendo e subirà nei prossimi anni una serie di modificazioni dovute all’elezione a Capitale Europea della Cultura nel 2019 che ne potrebbero minare i fragili equilibri. Gli studenti che parteciperanno alla parte pratica dell’evento saranno chiamati a dare una visione di possibili scenari in alcune zone della città, guidati dai professori scelti per tenere i workshop.

Il pubblico per cui l’evento è stato pensato è composto prima di tutto dagli studenti, ma anche dai professionisti e dagli abitanti della città. In particolare le lectures e la mostra finale con successiva discussione saranno aperte a tutti, mentre per i workshop verranno privilegiati gli studenti dell’Università degli Studi della Basilicata.

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